lunedì 23 settembre 2013

Passi da gigante...

Buongiorno a tutti!
Sono tornata da poco alla realtà e avrei voluto aprire il "post-estate" con un beauty-post sui miei pennelli preferiti, invece ho deciso di scrivere un pò di pensieri sparsi...
Comincio col dirvi che ho cambiato cellulare, e direte "si, ma chissene frega", invece è da lì che nascono i miei pensieri, che si collegano con altri, forse del tutto illogicamente, ma infondo Joyce basava su questo tutta la sua letteratura praticamente.
Non l'ho fatto perchè io sia malata di tecnologia o senta il bisogno di cambiare cellulare ogni tot di tempo, no; anche perchè purtroppo, o per fortuna, sono una persona che si affeziona alle cose materiali, come fossero persone, anche se a volte dovrei riuscire a considerare le persone come cose materiali, ma non ci riesco mai eeeee sto arrivando alla seconda parte del discorso, quindi torniamo al cellulare nuovo...
Ho comprato un iPhone 5, e per quanto io detesti aver speso, o in generale spendere cifre spropositate per tecnologia, vestiti, scarpe, borse gioielli etc, era uno sfizio che volevo togliermi dal lontano 2006, quando vidi il primo in mano ad una mia compagna di classe, l'ho pagato molto meno di chiunque conosca e quando lo guardo sono grata alla mia tendenza al risparmio che mi ha permesso di non arrivare a cercare di vendermi un rene sui mercati clandestini asiatici, per permettermelo... 
Come forse quasi tutti sanno (io non lo sapevo), l'iPhone 5 necessita obbligatoriamente di una nano-sim, motivo che mi ha spinto a dover spostare il mio numero da una sim normale ad, appunto, una nano-sim e ciò mi ha indotto a pensare..... Avete idea di cosa l'uomo, ad ora, è capace di poter fare??? L'uomo è arrivato, a parer mio a culo, a poter capire certi meccanismi della natura e a sfruttarli per creare la tecnologia... che non per forza va intesa come elettronica, ma mi riferisco a tutta quella sfera di oggetti, processi e meccanismi che ogni giorno, dandoli per scontati, ci permettono di vivere la nostra vita
Adesso prendiamo un meccanismo complicatissimo, una cosa che non ci permette obbligatoriamente di vivere la nostra vita, anzi spesso ce la complica fino anche a renderla impossibile, una cosa che non si tocca e non si vede, ma si sente... l'amore...
Il cervello è un centro di risposta e di raccolta a/di stimoli, in base ai quali genera messaggi che generano reazioni, ma il pensiero? E soprattutto, come è possibile che quando mi piace una persona e il mio cervello lo sa, il mio cuore batta più forte? Com'è possibile che io odi una persona e nel mio cuore senta rabbia? Com'è possibile che io sia indifferente ad una persona e il mio cuore non generi nulla?
L'amore è sicuramente l'argomento su cui si è scritto, parlato, sentito, visto di più in tutta la storia del mondo, perchè l'amore sviluppa passione, sviluppa impegno, sviluppa interesse che poi si riversa nei vari campi.
Eppure l'uomo non riesce a capirne i meccanismi... forse è un dono maligno della natura, che ci ricorda che lei è più forte di noi e che ci sarà sempre qualcosa, nonostante i passi da gigante fatti dall'uomo nel corso dei secoli, che non potrà mai capire. Un qualcosa che inesorabilmente ci spinge a fare cose illogiche, ci cambia, ci rende felici, ci distrugge.
Ho sempre saputo che la natura fosse più forte dell'essere umano, che fosse in grado, in qualsiasi momento, di toglierci tutto quello che abbiamo, con un solo tremolio della terra, un "soffio" di vento, un pò di calore, un'onda del mare, e si, penso che questo mi renda un pò più grande di tanti altri che invece pensano di poterla imbrogliare e imbrigliare. Del resto Leopardi nella sua "Ginestra" non parla che di questo.
Semplicemente accetto questa condizione, accetto che c'è qualcosa che non posso capire, che non posso regolare e che come mi possa fare felice in un secondo, il secondo dopo può togliermi tutto. Stringo forte le gambe al petto, chiudo gli occhi per non far passare le lacrime e vado avanti... perchè anche quando ci sembra di non riuscire a sopravvivere, il tempo, passa inesorabilmente, e, volenti o nolenti, andiamo avanti.
La felicità è fatta di quei momenti in cui siamo in attesa che tutto ci venga tolto. 
Stay strong, 
Ary.