domenica 14 dicembre 2014

Natale...

Natale.
Tutto si colora e tutto si accende, nonostante il freddo.
L'ho sentito dire a qualcuno recentemente che il natale è un'arma a doppio taglio... proprio come la domenica.
A Natale si sta tutti insieme, si mangia, si beve e tutto, però Natale è anche il momento in cui l'assenza di chi c'è sempre stato o c'era e adesso non c'è più, si fa sentire inesorabilmente.
Ieri passeggiavo per il centro di Roma, da sola, ed ero circondata da coppiette felici e famigliole.
Il senso di solitudine mi ha invaso più che mai.
Mi manca mia nonna terribilmente.
E mi manca lui, anche se era tutta una bugia.
Anche se quel "ti voglio bene" detto all'improvviso in un caldo pomeriggio di giugno, non era vero.
E' la prima volta che rinuncio a qualcosa non perchè lo voglio, ma per il mio bene. So che dovrei VOLERLO davvero con tutto il male che mi ha fatto, ma non riesco a non pensare che nessuno più riuscirà a farmi sentire in quel modo, anche se era tutta una bugia.
Devo farlo per il mio bene, perchè finchè non me lo levo dalla testa, non sarò mai in grado anche solo di pensare di poter avere qualcun'altro accanto.
E' come non vedere l'ora che una ferita cicatrizzi e poi pretendere di non ricordare perchè quella cicatrice è lì.
Ed è strano ancora di più perchè sono talmente delusa e schifata, che accanto non vorrei nessuno.
No, una persona la vorrei perchè i suoi abbracci mi mancano come l'aria.
Ed è sempre la persona che capisco di meno al mondo, ma me lo tengo così perchè non potrò mai fare a meno di lui.
Il Natale è una bellissima, e lunghissima domenica del cazzo.
Non so mai se augurarmi che passi il più in fretta possibile o che non arrivi proprio.
Ary.
Io odio la domenica.